Come pulire il piano a induzione: 5 consigli utili
Essenziale, elegante, discreto: il piano a induzione è uno strumento di cottura che assicura un design accattivante e prestazioni eccezionali.
Diffusissimo per l’uso professionale nella ristorazione, il piano fa la sua comparsa nella seconda metà del secolo scorso e travolge Nord Europa, Spagna e Francia. In queste Nazioni le cucine a induzione vengono largamente usate sia a livello casalingo che professionale.
Oggi questa soluzione di cottura sta entrando prepotentemente nelle case degli italiani grazie ai numerosi vantaggi che assicura.
La sua straordinaria efficacia è dimostrata, ad esempio, in termini di temperatura massima: per portare ad ebollizione 1 litro di acqua con un piano cottura a gas è necessario raggiungere i 450°C, contro i soli 110°C dei piani cottura ad induzione.
Oltre a questa performance il PI assicura una serie di ulteriori vantaggi:
- dimezza i tempi di cottura,
- distribuisce uniformemente il calore sul fondo della pentola,
- evita le scottature,
- è facile da pulire.
Il piano a induzione, infatti, si caratterizza per la totale assenza di intercapedini, bruciatori, spargifiamma o angoli di alcun tipo. La superficie liscia permette di igienizzare e pulire il piano in maniera veloce ed efficace.
Piano a induzione professionale, perché sceglierlo
Nella ristorazione questo tipo di cottura è oggi estremamente diffuso. Grazie all’evoluzione tecnologica nel campo, pentolame e cucine a induzione professionali si sono adeguate agli standard del settore.
I fornelli a induzione professionali sono costituiti da bobine che vengono attraversate da una corrente elettrica alternata. Questa corrente genera un campo magnetico di intensità variabile combinata a quella elettrica. Sono proprio queste variazioni a provocare la cottura, interagendo con il pentolame adatto.
I professionisti della ristorazione si sono avvicinati a questa novità per il grande vantaggio che essa produce in termini di tempo, igiene e sicurezza.
I piani a induzione professionali, infatti, permettono di ottimizzare i tempi di cottura, aspetto fondamentale in un ristorante, ma anche di non scottarsi. Il piano resta infatti freddo, riducendo così uno dei rischi maggiori per gli chef, le scottature!
Infine, la necessità di avere sempre cucine al top della pulizia e dell’igiene, viene soddisfatta ampiamente da un sistema di cottura assolutamente “flat”.
Come si pulisce il piano a induzione
Se l’assenza di interstizi e irregolarità facilita le operazioni di igienizzazione, è vero anche che il piano cottura a induzione è facilmente soggetto a macchie ed aloni causati dai liquidi che possono fuoriuscire.
Non solo, è necessario fare attenzione ad utilizzare i prodotti adeguati per evitare di danneggiarlo o di graffiarlo. Allora, come pulire bene il piano cottura a induzione?
Ecco i nostri 5 consigli utili:
- Agisci tempestivamente
- Pulisci dopo ogni cottura
- Usa detergenti delicati
- Prova soluzioni naturali
- Effettua una pulizia straordinaria con gli appositi strumenti
Vediamoli nel dettaglio.
1. Agisci tempestivamente, rimuovi subito la macchia
Una delle caratteristiche del piano a induzione è che non brucia quello che cade sul vetro, causando i disastri tipici delle cucine a gas!
Ciononostante, è consigliabile rimuovere il cibo subito dopo aver cucinato, quando la piastra sarà ormai spenta e fredda. Il rischio maggiore con questo sistema di cottura è quello di graffiare il vetro ecco perché è buona norma togliere subito le macchie quando sono ancora fresche. Le preparazioni che contengono zucchero, per esempio, risultano difficili da rimuovere quando si seccano.
Per lo stesso principio è necessario impiegare sempre pentole dal fondo pulito che non possano causare danni se trascinate sul piano.
2. Come pulire il piano cottura a induzione: effettua sempre la pulizia ordinaria
Al di là delle macchie e delle fuoriuscite vediamo come pulire il piano cottura a induzione quotidianamente. Per rimuovere la polvere e le leggere incrostazioni, gli strumenti da avere sempre a portata di mano sono:
- acqua,
- panno in microfibra o spugnetta NON abrasiva,
- carta assorbente da cucina,
- detersivo per piatti.
Il modo migliore di effettuare la manutenzione ordinaria del piano cottura è impiegare l’acqua distillata: diversamente da quella di rubinetto non lascerà nessun deposito di calcare sulla superficie e non causerà aloni. Il panno morbido, passato delicatamente, eliminerà granelli di polvere e piccoli residui di cottura. Al termine dell’operazione asciuga il piano cottura con attenzione per avere un vetro scintillante.
Nel caso in cui si siano formate macchie di unto, il detersivo delicato per piatti potrà essere un ottimo alleato.
Attenzione ad impiegarlo nella giusta quantità, non è necessario esagerare!
3. Usa detergenti delicati
A proposito di detergenti è bene specificare che il piano a induzione non necessita di prodotti abrasivi o corrosivi che ne danneggerebbero irrimediabilmente le superfici. Sconsigliato anche l’uso del classico sgrassatore.
Esistono in commercio numerosi prodotti dedicati con una formula delicata, in grado di sciogliere il calcare, liquidi di cottura e altri residui, senza rovinare il vetro.
Per pulire efficacemente la tua cucina a induzione professionale evita anche le macchine per la pulizia a vapore. Questo metodo, infatti, può danneggiare il funzionamento della cucina, meglio usare un detergente per piatti agitando bene la bottiglia per evitare che il contenuto sia troppo denso.
4. Come pulire il piano a induzione “naturalmente”
Le alternative green per pulire queste cucine ci sono e sono sicuramente le più efficaci in quanto rispettano le superfici, non inquinano e non lasciano residui dannosi.
Una delle miscele utili per pulire il piano a induzione naturalmente si compone di: acqua tiepida e bicarbonato.
Immancabile la presenza del panno in microfibra che va inumidito con questa miscela e passato delicatamente.
Inoltre, per una pulizia più accurata è possibile impiegare una soluzione di acqua e aceto bianco da applicare sempre allo stesso modo.
Perfetti per eliminare anche i fastidiosi aloni di calcare, l’aceto, il limone ed il bicarbonato vanno usati sempre a piastre fredde e donano lucentezza alla vetroceramica.
5. Raschietto e detergenti per una pulizia più profonda
Cosa fare quando lo sporco è ostinato e la pulizia ordinaria è insufficiente? Quando le macchie sono più resistenti, l’unica cosa da fare è effettuare una pulizia straordinaria impiegando l’apposito raschietto per il vetro.
Realizzato in acciaio inossidabile di alta qualità, questo strumento si compone, generalmente, di tre lame affilate e viene fornito insieme al piano cottura.
Usalo quando la cucina è ancora calda, insieme a detergenti specifici o alla miscela naturale di cui abbiamo appena parlato. Lascia agire la soluzione per qualche minuto e poi rimuovi i residui con il raschietto.
Impiegare gli utensili giusti è fondamentale, altri oggetti come spugne abrasive o lana d’acciaio potrebbero danneggiare il piano irrimediabilmente. Non usare mai alcool sulla superficie del piano che, a contatto con il calore, può essere davvero pericoloso!
Graffi sul piano a induzione, come eliminarli
Come eliminare i graffi sul piano a induzione? Questo è il vero problema di questo sistema di cottura: le pentole con sporco secco sul fondo che vengono trascinate, le spazzole e le spugne inadeguate passate sul vetro, possono causare danni visibili.
Quando questo accade è necessario utilizzare paste specifiche che si trovano in commercio insieme al kit di applicazione. Attieniti pedissequamente alle istruzioni per ottenere risultati impeccabili.
Ora che sai come si pulisce il piano cottura a induzione donerai splendore alla tua cucina in poche mosse. Godrai così appieno delle potenzialità di questa soluzione pratica e veloce.
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